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Autosvezzamento

AUTO-DIVEZZAMENTO

Dott. Angelo Cantarelli-Dott.ssa Chiara Gelmetti

Cara mamma, è ormai ampiamente dimostrato da illustri scienziati di ospedali ed università di riferimento a livello internazionale che non occorre più attenersi a rigide regole per divezzare tuo figlio ma che i nostri bambini possono effettuare un passaggio graduale dall’allattamento ad uno schema alimentare che possiamo definire “da adulti”, un passaggio in cui saranno i bambini i veri protagonisti, in cui saranno i bambini stessi a guidarci nei tempi e nei modi a loro più adeguati.

Sarà un lavoro di squadra, avrai grandi soddisfazioni, ma occorrono pazienza e fiducia.

Ogni bimbo ha i suoi tempi, i suoi gusti e le sue preferenze.

Non avere fretta.

Non forzare il tuo bimbo.

Il pasto deve essere un momento sereno, non un conflitto.

Cerca di seguire le sue richieste e le sue esigenze, aspetta i suoi tempi.

Per capire se il tuo bambino è pronto a partire (ma ne parleremo insieme) osserva se soddisfa questi 3 criteri:

STA SEDUTO?

HA INTERESSE PER LA TAVOLA, PER IL VOSTRO CIBO E PROVA A RICHIEDERLO?

HA PERSO IL RIFLESSO DI ESTRUSIONE DELLA LINGUA  ?

(quello, necessario per la suzione, per il quale il bimbo, se stimola la bocca, porta la lingua fuori)?

Se la risposta è SI: PARTIAMO!

 

Siedi il bambino sul seggiolone o sulle ginocchia di uno di voi, a lato del tavolo.

Inizia a fare assaggiare dai vostri piatti (quando siano sani ed adeguati a loro), resi della dimensione e della consistenza adeguata all’età (tritati, schiacciati, sminuzzati…)

Ogni giorno, gradualmente, la quantità di assaggi aumenterà e pertanto il fabbisogno di latte e la sua richiesta si ridurranno progressivamente (video – clicca qui).

NEL FRATTEMPO CONTINUA AD ALLATTARE COME HAI FATTO FINORA.

Potrai proporre al tuo bambino TUTTI gli alimenti presenti sulla tavola.

La vostra alimentazione familiare deve pertanto essere sana ed equilibrata,

in linea con quelle che sono le buone regole della dieta mediterranea.

Sarà un modo nuovo di rapportarsi al cibo e anche uno stimolo per voi a seguire un’alimentazione corretta.

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        MA C’E’ DI PIU':

è stato ampiamente dimostrato che più alimenti il bambino assaggerà in questa fase della sua crescita (5-6 mesi di vita), più facilmente diverrà tollerante ad essi e quindi diminuirà il rischio di sviluppare allergie alimentari successivamente.

E’ infatti dimostrato che l’assunzione precoce di alimenti anche potenzialmente allergizzanti (latte vaccino, uovo, pesce, pomodoro  ne sono i principali, le arichidi per i popoli che ne fanno uso copioso) induce nell’organismo dei piccoli bambini una tolleranza verso gli stessi, acquisibile, appunto con l’aiuto del sistema digerente.

Qualora, invece, il primo contatto di questi cibi con l’organismo del bimbo avvenisse attraverso il contatto con la cute, che so attraverso un contatto diretto , dai bavagliolini o asiugamani, direttamente dalle mani della mamma o del fratellino si attiverebbe un complesso di eventi che porterebbero più facilmente allo sviluppo di allergia(per approfondimenti clicca qui)

 

Non ha quindi più senso attendere età prefissate per somministrare i diversi cibi ma proponi tutto (gli unici alimenti da non somministrare saranno carne e pesce crudi o poco cotti, uova poco o non cotte e miele fino all’anno) a partire dal quinto-sesto mese.

MA……

Capisco che tu possa essere un po’ perplessa e intimorita da queste novità.

Potresti non sentirti pronta ad affrontare l’autosvezzamento assoluto che ti ho proposto.

Cerchiamo un compromesso,

un passaggio graduale ma con qualche indicazione.

L’autosvezzamento che abbiamo definito “assoluto” di cui hai letto sopra infatti può scontrarsi sia con la necessità tipica di qualsiasi mamma di avere delle direttive, sia con la quotidianità della famiglia, sia, perché no, con la socializzazione al nido del bimbo, dove puo’ essere paradossalmente più difficile far praticare l’autosvezzamento.

Peraltro non dimentichiamo che impegni lavorativi e socializzazione del bimbo riducono spesso la possibilità di esercitare una sana convivialità soprattutto al mezzogiorno ma sovente anche alla sera

Ecco quindi la seconda proposta, quello che definiremo

“AUTOSVEZZAMENTO MORBIDO”

 

Continua ad allattare fino ai 6 mesi e oltre ( il latte materno in particalare aiuta nell’aquisizione di quella tolleranza alimentare di cui parlavamo prima )

A 5- 6 mesi a pranzo proponi una prima pappa classica (per un approfondimento clicca qui).

Da quel momento inizia anche a fare assaggiare al bambino qualsiasi cibo ti domandi o verso il quale mostri interesse (come spiegato sopra), sfruttando soprattutto il momento della CENA, momento di convivialità in cui tutta la famiglia si ritrova più facilmente seduta a tavola insieme.

In questo mese cercheremo di portare gli assaggi durante la cena ad acquisire dignità di pasto vero e proprio e inizieremo così un nostro autosvezzamento in cui comunque avrai una tranquillizzante prima pappa standard a pranzo e una cena gradualmente “da adulti”.

Chiaro che quando il bambino avrà appreso questa nuova modalità di alimentazione sarà facile, graduale e naturale il passaggio a un’alimentazione uguale a quella della famiglia.