Credo, cari genitori, che la diarrea sia una delle manifestazioni di malattia più frequenti che si possano manifestare nei bambini; del resto, il meno cervellotico da curare in quanto l’unica terapia è reidratante e dietetica; ma è sempre uno dei più pericolosi per la salute del bambino in quanto la disidratazione è un pericolo costante, che dipende sì dal numero di scariche diarroiche, ma anche e soprattutto da quanto il piccolo paziente riesca a bere, reintegrando così con i liquidi ciò che perde con le feci. Senza scordarsi che spesso la diarrea si associa al vomito peggiorando in modo significativo le condizioni cliniche.
COSA E’ LA DIARREA? Sono diarroiche le feci nelle quali si verifica un aumento di parte acquea per cui diventano molli o liquide, spesso cambiano colore dal marrone al giallo chiaro o al verdastro, con odore molto più sgradevole, spesso, nel bimbo divezzato, con pezzi di cibo indigerito, con o senza muco e tracce di sangue. La diarrea può essere acuta (provocata da virus e batteri) o cronica (intolleranze alimentari).
QUANDO E’ ACUTA: quasi sempre è scatenata da virus o batteri, configura la cosiddetta enterite (o gastroenterite se è presente anche il vomito) ed i sintomi si manifestano anche a poche ore di distanza dal contatto del bimbo con il contagio; spesso si associano febbre, mal di pancia, vomito, malessere generale e scarso appetito o poca voglia di bere tanto più significativi quanto più sono pressanti i sintomi prima detti.
Tra i virus il colpevole più frequente è il ROTAVIRUS, che da spesso dei sintomi fulminei e molto importanti: pertanto durata spesso limitata ma sintomi particolarmente violenti. Purtroppo negli ultimi anni ne abbiamo 2-3 epidemie all’anno quasi sempre nella stagione autunno-invernale. Per i motivi detti è una malattia che impegna molto bimbi, genitori ed il pediatra (entro breve avremo a disposizione un vaccino).
Tra i batteri (meno frequenti rispetto ai virus) segnalo la SALMONELLA E L’ESCHERICHIA COLI; i sintomi sono quelli relativi alle forme virali, ma l’associazione di febbre alta con eventuali brividi, feci verdi con presenza di sangue fanno sospettare al Pediatra la presenza di Salmonella. Non è più solo appannaggio di bimbi che viaggino in altri paesi ma anche di bimbi stanziali: Il contagio avviene attraverso il contatto con cibi e bevande infette (acqua, latte fresco, frutta e verdura mal lavate, carne e uova crude), attraverso contagio fra persone (di cui una delle due può essere portatore sano), per esempio fra bimbi è facilissimo che uno dei due porga in bocca all’altro le proprie dolci manine che hanno appena grattato il proprio culetto così come è possibile il contagio anche da animali portatori (per esempio i piccioni).
LE CURE: la diarrea spesso si risolve da sola nel giro di pochi giorni e si può affermare che la gran parte della terapia consiste nella reidratazione e su un criterio dietetico, molto raramente sui medicinali: bisogna, infatti far bere il nostro bimbo molto più del solito per evitare che possa disidratarsi: più fossero le scariche, più dovrebbe bere. Se il bimbo fosse allattato al seno attaccandolo più frequentemente, se fosse più grandicello dandogli da bere acqua, thè, camomilla, soluzioni elettrolitiche (Dicodral 60 in bustine o Dicodral in bricks già pronti).
Nella mia esperienza i sali minerali in vendita in farmacia pur così importanti per una corretta idratazione, sono molto poco gradevoli per cui difficilmente i bimbi li assumono volentieri: insistete con dolcezza e decisione e solo nell’impossibilità di somministrarli, meglio sarebbe dar da bere qualcosa che piaccia veramente, anche perché un bimbo in condizioni generali non buone arriverà ad avere in breve un atteggiamento spesso di netto rifiuto su quasi tutti i liquidi proposti e qui inizierebbero ulteriori e veri problemi.
È bene, comunque, evitare le cosiddette bevande popolari (coca-cola, succhi di frutta, brodo di pollo, bevande gassate) perché contengono pochi elettroliti, troppi zuccheri e, pertanto, possono causare alterazioni elettrolitiche e possono tendere a peggiorare la diarrea, quindi lo stato di disidratazione.
La dieta del bimbo divezzo comprenderà cibi astringenti: dalla crema di riso al riso, alle patate, alle carote; si potrà usare olio, formaggio parmigiano reggiano, senza escludere la carne. Nei bimbi più piccoli, se accettati volentieri, si potranno usare come sostituti del latte vaccino alcuni alimenti speciali (assomigliano al latte ma latte non sono) che le ditte alimentari per bimbi producono per queste occasioni (HN25-MELLIN AD). Deve essere noto che la dieta “dovrà” rientrare nella normalità in 36-48-72 ore (si farà attenzione solo alla reintroduzione del latte vaccino, semmai diluendolo con acqua i primi giorni). Tutti i farmaci usati in età adulta non vanno usati nel bambino e, tranne in alcuni casi, non vanno usati farmaci e quei pochi sempre concordati con il siur pediatra.
Vale la regola che più un bimbo ha diarrea più deve bere: pertanto il numero di scariche, l’abbondanza delle evacuazioni, l’età ed il peso del bimbo sono le variabili sulle quali giudicare se insistere o no sull’idratazione. Empiricamente potremmo dire che di fronte ad una disidratazione rilevante si dovrebbero somministrare in un bimbo al di sotto dei 10 kg di peso 60-120 ml di liquidi per scarica di diarrea o vomito e 120-240 ml per scarica di diarrea o vomito in un bimbo di peso superiore ai 10 kg. Bene sarà somministrare in liquidi a piccole dosi e a intervalli frequenti (1 cucchiaino da thè ogni 2 – 3 minuti).
Non sarebbe male per bimbi sotto i 10 kg avere a portata di mano una bilancia per neonati: se durante un’enterite un bimbo tendesse a perder l’8 – 10% % del suo peso iniziale questo deve essere un campanello d’allarme sul suo stato di idratazione. In questi casi è necessario un contatto con il proprio pediatra o con un ambiente pediatrico attrezzato se in orario di guardia medica: io a voi genitori dico sempre che è meglio andare in Pediatria con due scariche diarroiche o due vomiti in meno che con una sola scarica od un solo vomito in più.